E TU COME STAI al tempo del COVID-19?

Mi chiamo Rocco: “Ci siamo mancati ad oltranza”

Mi chiamo Fabio, ho 62 anni fatti nel periodo di quarantena. Sono andato in pensione l’anno scorso in Novembre, e sinceramente non era questa la pensione che volevo, avevo in programma per questa Primavera dei piccoli viaggi, visto che ero a casa.

 Tutto sommato per me, in questo lockdown non è cambiato molto, visto che sono a casa, però vi dico sinceramente ho riscoperto la libertà, la voglia di vivere e respirare quella serenità che ognuno di noi, in questi giorni manca.

 Mi sono trovato anche dei sensi di responsabilità, che forse prima davo per scontato, sono stato molto vicino alla mia famiglia, soprattutto mia figlia, ci siamo aiutati a vicenda, ritrovando dei valori così importanti che davamo per scontati.

 In conclusione dico che malgrado questo brutto momento, ameno per me mi ha reso più forte, più responsabile, però da non ripetersi, perchè ho scoperto la paura e la sofferenza che ho provato.

Mi chiamo Angelica. Questo è stato un periodo mai visto prima, strano, anche un po’ difficile. Niente amici, parenti, viaggetti, lavoro, insomma l’unica libertà “restare a casa”.

 Mia figlia ne ha sofferto di più, crisi di nervi e rabbia per non poter far nulla, niente lavoro, amici, moroso. Un periodo veramente pesante, ma poi, come tutti i periodi bui, si riaccende la lampadina e con l’aiuto della psicologa, abbiamo fatto delle belle chiacchierate, che ci hanno aiutato moltissimo, adesso ci stiamo avvicinando pian piano alla normalità, compreso un giro al mare in vespa.

Io sono Valentina, e volevo raccontare questo periodo difficile, fatto di ansie, paure, crisi di pianto e di nervi, non volevo accettare questo corona virus.

Non potevo uscire di casa; non potevo andare a lavorare, non potevo andare a trovare il mio moroso, non potevo andare a Treviso con i miei amici, non potevo fare nulla.

Per fortuna, con Skype, ho potuto ritrovare i miei amici, anche se erano lontani erano vicini, perchè li potevo sentire e vedere. Poi ho parlato con la mia psicologa che mi ha aiutato a superare tutti questi problemi.

Adesso ho ripreso il mio lavoro; le domeniche posso uscire con il mio ragazzo e continuo a vedere i miei amici su Skype. Ho superato questo momento difficile, e piano piano sto tornando alla normalità.

 Ciao a tutti da Valentina.

Ciao sono Alessandra, ho 51 anni compiuti, anch’io nel periodo di quarantena. Mi sono fatta una buonissima e bellissima torta.

Inizio agitato, dovevo organizzare tutto e tutti. Troppa gente. figlio: Scuola online, impreparati. Marito homeworking, dove metterlo?? Trovato! ufficio in camera da letto. Figlio grande in cassa integrazione. Dorme e si arrangia. Intollerante. Nervoso, risponde. Fai la lista della spesa. Dove si può consegna a casa. Il marito ha bisogno d’usciere per il resto si arrangia lui. Mi fermo, mi distendo in terrazzo e mi ritrovo. Ascolto, respiro e mi abbronzo. Un po’ alla volta il ritmo rallenta, ognuno trova il modo di stare dentro e si ricomincia a vivere.

Il tempo passa.

Il marito vuole svuotare gli armadi, eliminare l’accumulo. Penso a me. Approfondisco la mia passione per l’arte. Ascolto. Il figlio ogni tanto si rifà vivo con i suoi problemi scolastici, si riorganizza e si riparte e soprattutto avrebbe tanto, ma tanto bisogno d’usciere per muoversi e sfogare il suo bisogno di socialità…e smaltire qualche chiletto di troppo (ho fatto troppe torte)….Ora sono in attesa, troppa gente tutta insieme si sta muovendo. CAOS. questo tempo sospeso per me non è ancora finito…

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