“Nella prossima estate, la politica e i territori dovranno impegnarsi per inventarsi spazi d’incontro e protagonismo in cui i ragazzi sappiano perché uscire, dove andare e cosa fare, là dove andranno. Dovranno sentirsi attesi, attivi e capaci. Ma serve che qualcuno li veda e li pensi come tali. Altrimenti dopo la “Sindrome della Tana”, si ammaleranno della “Sindrome dell’Invisibile”.
Alberto Pellai medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva Corriere della Sera inserto la 7