“Tempi e Spazi a scuola e in città: bambini in movimento ”CITY – Children In The city. Growing up in activated space, progetto europeo

Locandina

Sabato 21 settembre 2013, ore 16,30 si terrà al Convento di San Francesco, Conegliano, la Tavola Rotonda:  Tempi e Spazi a scuola e in città: bambini in movimento ”CITY – Children In The city. Growing up in activated space, progetto europeo. Con Giacomo Toffol, pediatra, Cinzia Mion, psicopedagogista, Stephan Riegger, esperto scienze motorie e pedagogia, Paolo Giordano, architetto, Michela Possamai, Dirigente Scolastico, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto  e Docente IUSVE, Cristina Di Stefano, psicomotricista, modera Raffaela Mulato, Moving School 21 Partner progetto europeo: è previsto collegamento skype con i partner spagnoli e berlinesi

Programma: 15,00 – Giardini in gioco: inaugurazione dell’arena arrampicata OFC, presso il polo scolastico di Via dei Mille IC3 Conegliano,  15,45 –  Trasferimento al Convento di San Francesco, 16,30 – Accoglienza partecipanti, 16,45 – Saluti delle autorità: Floriano Zambon, Sindaco di Conegliano, Claudio Toppan, Assessore, Dirigente Scolastico IC 3 Conegliano, Giovanni Gallo, ULSS 9, promotore della rete Lasciamo il segno (da confermare), USR Veneto Direzione Generale, 17,00 – Video / foto flash progetto locale Moving school 21 “Mille in Movimento” e progetto europeo  “CITY – growing up in activated spaces”, 17, 15 – Tavola rotonda, 18,45 – Discussione   Per i bambini: Lo spazio esterno del Convento di San Francesco verrà attrezzato per stimolare azioni di gioco e movimento

Città poco accessibili negano il diritto dei bambini di crescere sani, sicuri e autonomi. Spazio e movimento sono fattori chiave per sviluppare competenze motorie e cognitive, per sviluppare apprendimenti significativi, per favorire la partecipazione e la cittadinanza attiva.

Esperienze di laboratori con i cinque sensi ci hanno fatto capire che le esperienze sensoriali dei bambini si sono drasticamente ridotti. L’azione di annusare, toccare, assaggiare significa per molti di loro entrare in universi sconosciuti, affascinanti e divertenti, ma non riconoscibili, cui non sanno dare un nome. Analogamente, toccando con le mani o camminando attraverso percorsi ricoperti da materiali diversi, i bambini non riescono a identificare facilmente se si tratti di ghiaia fine, batuffoli di lana, foglie secche… I bambini stanno perdendo i sensi? Se così è, come possono scoprire il proprio corpo, se non sanno dare un nome alle sensazioni che provano; come possono conoscere e dare un nome al “corpo del mondo”? Essere fuori del proprio corpo significa essere fuori dalla propria cultura, non avere strumenti per conoscerla ed esserne parte attiva.  Come “liberare i bambini” dai vincoli di protezione che impediscono loro di imparare facendo, di muoversi in autonomia senza l’accompagnamento adulto?

La mancanza di esperienze attive e in autonomia nello spazio aperto comportano effetti negativi sulla salute e sulla sicurezza dei bambini: disturbi nello sviluppo psicofisico; diminuzione delle esperienze sociali e sensoriali; sovrappeso/obesità in aumento (38% dei bambini italiani) e patologie correlate; mancanza di coordinazione; mancanza di concentrazione; iperattività motoria. Sono in aumento gli infortuni a scuola nella fascia infantile: 1 su 2 accade al Nord secondo dati statistici INAIL riferiti all’anno scolastico 2007-08. Nel 2010 gli infortuni a scuola hanno coinvolto 98.429 studenti (nel 2009 erano 92.060). Cadute, urto di ostacoli, colpiti da altri bambini, sono, secondo i dati INAIL, le cause più ricorrenti degli infortuni, facilmente correlabili al mancato sviluppo di competenze motorie e di percezione di pericoli e relativi rischi. Nella pratica didattica diventa dunque fondamentale prestare attenzione ai modi di organizzare e dare forma all’ambiente di apprendimento (ambiente inteso come spazio e come contesto di stimoli per l’interazione), che dovrebbe offrire ai bambini opportunità per indagare, pensare ed esprimere le proprie idee attraverso una varietà di codici diversi: questo si esplica ad esempio nell’organizzazione degli spazi e nelle occasioni di esperienze sensoriali, emotive, cognitive che essi possono offrire, che richiedono un’attenta regia educativa, capace di coniugare forme di apprendimento formale ed informale, gioco e didattica. Si tratta di uscire dallo ‘spazio aula’ e di ampliare i confini dell’ambiente educativo al cortile scolastico, al quartiere, alla città.

La tavola rotonda è parte delle iniziative pubbliche inserite nel Progetto Europeo Comenius  CITY  Growing up in activated spaces coordinato dall’IC 3 “Brustolon” – scuola dell’infanzia e scuola primaria di Via dei Mille, nido “Zamboni” e scuola primaria di Rua di Feletto in collaborazione con l’Associazione Moving School 21 come momento di cittadinanza attiva per promuovere i diritti dei bambini di giocare, crescere, muoversi in autonomia e sicurezza, imparare a scuola e in città.

Scopo della tavola rotonda: Costruire un “decalogo” e un’agenda  per  una città amica delle bambine e dei bambini che si possano tradurre in azioni concrete relative a: utilizzo ottimale degli spazi della scuola interni ed esterni, anche in connessione al quartiere/città; trasformazione degli spazi (qualità, sostenibilità); ben-essere a scuola (e in città); relazioni tra movimento/salute/apprendimento; sviluppo di competenze sociali; rendimento scolastico; rapporti con il territorio (ente locale, istituzioni, associazioni, abitanti)

Moving School 21

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